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Al-Fa’iz (Alessandria, 1149 – Alessandria, 1160) fu il penultimo Imam fatimide e governò dal 1154 al 1160, fu conosciuto come "l’Imam bambino" perché salì al trono all'età di soli 5 anni.

Biografia[]

Successione[]

Al-Fa’iz salì al trono dopo la morte del padre, assassinato dal suo amante. Si narra che assistette personalmente all'uccisione del padre, questo trauma gli causò delle convulsioni che lo accompagnarono per il resto della sua breve vita.

Fu riconosciuto come nuovo Imam dal visir Abū l-Faḍl ʿAbbās. La corte dell'Imamato era stato teatro di molte congiure, principalmente interne. In particolar modo l'aver riconosciuto quasi autonomamente il nuovo Imam, attirò sul visir le ire del resto della corte. In una aperta rivolta il visir e suo figlio furono uccise dagli insorti che riconobbero come nuovo visir, Ṭalāʾiʿ b. Ruzzīk.

al-Fa’iz era ancora troppo giovane per governare, e a reggere de facto l'Imamato fu proprio Ṭalāʾiʿ b. Ruzzīk. La maggiore preoccupazione del nuovo visir era quello di stabilizzare i confini con le province romane in Terra Santa, dato che le zone limitrofe erano state teatro di numerosi scontri e scorribande sia dai musulmani che dai cristiani. Per questo siglò un'alleanza anti-crociata con l'emiro zengide sunnita Norandino.

Al-Fa’iz morì nel 1160 in preda a delle febbri, si sospettò che fosse stato avvelenato, ma probabilmente fu a a causa di una crisi epilettica, gli succedette il fratello al-'Adid.

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