Primo Shogun (1603-1605)[]

Il dominio dello shogunato (in giapponese: 徳川幕府 , traslitterato: Tokugawa bakufu) ebbe inizio ufficialmente dal 1603, anno in cui Tokugawa Ieyasu venne nominato shōgun dall'imperatore ma sorprendentemente dopo un breve periodo abdicò da Shogun nel 1605. Gli successe il figlio ed erede, Tokugawa Hidetada, che divenne il secondo Shogun della dinastia Tokugawa.
Regno Claustrale dello Shogun Ieyasu (1605-1616)[]
Nonostante la sua abdicazione a favore di Hidetada, Ieyasu mantenne la posizione di Shogun ritirato (Ogosho), rimanendo comunque il governante effettivo del Giappone fino alla sua morte. Ieyasu si ritirò a Sumpu, dove supervisionò la costruzione del Castello di Edo.
Nel 1611 Ieyasu alla testa di 50.000 uomini visitò Kyoto per testimoniare l'incoronazione dell'Imperatore Go-Mizunoo, sebbene suo figlio fosse ufficialmente lo Shogun. A Kyoto Ieyasu ordinò ai daimyo occidentali di firmare un giuramento di fedeltà a lui. Nel 1613 compose un documento conosciuto come Kuge Shoatto, che metteva i nobili di corte sotto stretto controllo e li rese figure di rappresentanza cerimoniali, prive di potere effettivo.
Nel 1616 Ieyasu si ammalò e morì nel suo letto all'età di 73 anni. Ebbe molti figli e si spense in pace sapendo che aveva creato molti rami della famiglia per continuare la sua dinastia. Venne sepolto nel tempio di Nikko Tosho-gu a Nikko nella prefettura di Tochigi.
Secondo Shogun (1605-1623)[]
Alla morte del padre, Hidetada divenne finalmente shōgun anche di fatto; si concentrò nello sviluppo della capitale Edo e nel consolidamento dello shogunato. In particolare legò il clan alla famiglia imperiale, dando sua figlia Masako in sposa all'Imperatore Go-Mizunoo; la figlia di questi divenne l'Imperatrice Meisho.
Regno Claustrale dello Shogun Hidetada (1623-1632)[]
Nel 1623 Hidetada abdicò in favore di suo figlio Iemitsu, e seguendo l'esempio di suo padre divenne Ogosho, o Shogun Claustrale, mantenendo tutto il suo potere. Morì nel 1632 all'età di 53 anni.
Terzo Shogun (1632-1651 )[]
Nel 1632 Hidetada morì, e Iemitsu ebbe maggiore libertà di azione. Temendo ancora un tentativo di ribellione del fratello minore, nel 1631 lo fece mettere agli arresti a Kofuper l'uccisione di un vassallo e altri atti di violenza. Nel 1633 Tadanaga compì seppuku e l'autorità di Iemitsu divenne finalmente indiscussa. Nel 1643 l'imperatrice Meishō abdicò, e le succedette il fratellastro Go-Komyo, che criticò aspramente lo shogunato e i suoi modi violenti di gestire la politica; tuttavia, il potere imperiale non era ormai in grado di mettere i daimyō contro lo shōgun, e le sue critiche non furono raccolte. Nel 1648 Iemitsu entra in contatto per la prima volta con gli Europei, e più precisamente con gli Inglesi. questi contatti spinsero lo shogun nel 1649 a varare un decreto, che successivamente divenne noto come sakoku ("Paese blindato"), con il quale proibì ogni forma di contatto tra la popolazione giapponese e gli stranieri; uniche eccezioni divennero il porto di Nagasaki, attraverso il quale transitavano le merci Inglesi, e il regno di Ryu Kyu, passato sotto il controllo dei daimyō di Satsuma nel 1609, attraverso il quale entravano in Giappone le merci Cinesi. Iemitsu morì a 47 anni; gli succedette il figlio Ietsuna, di soli 10 anni.
Quarto Shogun (1651–1680)[]
Togugawa Ietsuna era molto piccolo e cagionevole di salute per questo fino alla sua maggiore età lo shogunato era governato dai suoi 5 reggenti: Sakai Tadakatsu, Sakai Tadakiyo, Inaba Masanori, Matsudaira Nobutsuna e Hoshina Masayuki.
Nel 1652 gli accordi precedenti con gli Inglesi vennero cambiati e aggiornati, e iniziarono per la prima volta dei veri e proprio commerci stabili (quelli precedenti infatti non vennero attuati regolarmente, i commerci erano infatti rarissimi), Questi Accordi vennero chiamati: Accordi di commercio Nabhan. Questi prevedevano che navi inglesi potessero attraccare solo nel porto di Kagoshima e solo due volte l'anno. Oltre a commerciale di ricchezze i Giapponesi vendevano agli occidentali anche schiavi Cinesi, infatti in Inghilterra avere almeno uno schiavo cinese divenne un vero e proprio status sociale. Questi stretti accordi vennero a man a mano aumentati, aumentando il numero di commerci, ma sempre non superando le poche volte l'anno.
Intanto Ietsuna e i reggenti dovettero subito affrontare un tentativo di insurrezione dei rōnin, i samurai i cui clan erano caduti in disgrazia sotto lo shogunato (tipicamente perché si erano opposti al suo fondatore Ieyasu) ed erano rimasti privi di un signore da servire; due di loro, Yui Shosetsu e Marubashi Chuya, avevano organizzato un piano di rivoluzione che prevedeva insurrezioni contemporanee a Edo, Kyōto e Ōsaka, e l'esecuzione di alcune figure chiave dello shogunato, tra cui lo shōgun stesso. Shosetsu, che era di umili origini, idolatrava Toyotomi Hideyoshi e in qualche modo cercava di vendicarlo. Il piano, noto come rivolta di Keian, fu scoperto poco dopo la morte di Iemitsu, e fu brutalmente soppresso dai cinque reggenti. Poco dopo, nel 1652, un simile tentativo fu effettuato sull'isola di Sado da 800 altri rōnin, e anche stavolta l'intervento dello shogunato fu spietato.
Nel 1657 Edo fu avvolta dalle fiamme, e subì danni ingenti; occorsero due anni per ricostruire la città, e nel 1659, a conclusione dei lavori, lo shōgun Ietsuna presiedette una cerimonia di celebrazione. In questa data Ietsuna divenne nei fatti Shogun e i suoi 5 reggenti divennero consiglieri.
Nel 1671 lo shogun intervenne nel problema di successione del clan Date di Sendai, evitando il possibile scoppio di un'altra guerra tra daimyō.
Nel 1674 i commerci con gli inglesi ebbero un improvviso rallentamento provocato da un guerra civile in Inghilterra che provocò la separazione dei tre stati delle isole britanniche, infatti la Scozia ottenne l'indipendenza, in Inghilterra il duca d'Essex si fece incoronare nuovo re (ma non acquisì ancora il potere sulle colonie e sui commerci con i giapponesi) mentre il precedente re si spostò in Irlanda. Gli inglesi per un periodo non arrivarono più sul suolo nipponico.
Nel 1679, Ietsuna si ammalò. Il problema della sua successione divenne evidente, in quanto Ietsuna non aveva eredi, e Sakai Tadakiyo che il ruolo fosse affidato ad un figlio dell'Imperatore Go-Sai, legando lo shogunato alla famiglia imperiale come era accaduto in passato nello shogunato Kamakura; la proposta fu però letta come un tentativo di indebolire lo shogunato, e i Tokugawa scelsero invece come erede il fratello di Ietsuna, Tsunayoshi. Tadakiyo si ritirò dalla vita politica poco dopo, e Ietsuna morì nel 1680.
Quinto Shogun (1680–1709)[]
Tsunayoshi ebbe come unica consigliera la madre e il suo governo fu famoso per il suo attenersi strettamente al codice samurai.
Nel 1690 i commerci con gli inglesi ricominciarono, in realtà ricominciarono già prima ma in maniera stabile da quest'anno, infatti in questi anni il neonato regno d'Inghilterra riprese possesso delle rotte e dei commerci del vecchio regno, ma solo quelli riguardanti il Giappone.
Nel 1691, Engelbert Kaempfer guidò un tentativo di trattazione per organizzare dei commerci tra olandesi (che lo aveva incaricato del ruolo) e Giappone. ma questi fallì, infatti lo shogun ribadisse la sua volontà di aprire il commercio unicamente agli inglesi, in quanto non si fidava degli occidentali, per paura che questi potessero inficiare i costumi giapponesi o invadere l'arcipelago militarmente. infatti in origine i giapponesi non si fidavano neanche con gli inglesi, ma ora mai con loro si era instaurata una forte fiducia.
In questi anni i commerci con il Giappone crescono esponenzialmente e si forma proprio una comunità di mercanti inglesi in Giappone, ai quali si nega di fare proselitismo di alcun tipo, figuriamoci religioso. Questi, però, diventano sempre più importanti alla corte dello shogun, tanto di iniziare ad introdurre delle innovazioni che sono rivoluzionarie, unicamente per i giapponesi, ovviamente.
Nel 1701 avvenne uno scontro tra daimyō all'interno del castello di Edo; dei due contendenti, Asano Naganori venne condannato a morte, mentre Kira Yoshinaka non venne neanche formalmente accusato. Alcuni vassalli del clan Asano, noti come i Quarantasette Rōnin, lo vendicarono uccidendo Yoshinaka; la loro storia divenne leggendaria, e fu presa come spunto per diverse rappresentazioni teatrali. Nel 1706, Edo fu colpita da un tifone, e l'anno seguente il Fuji eruttò. Tsunayoshi, che era già malato, morì tre giorni dopo il suo sessantatreesimo compleanno, e gli succedette suo nipote Ienobu, figlio di suo fratello Tsunashige e daimyō di Kōfu.
Sesto Shogun (1709–1712)[]
Spesso a Ienobu è attribuito il merito di aver trasformato lo shogunato da una dittatura militare in un'amministrazione civile, ma il processo era già cominciato nella generazione precedente.
La prima cosa che Ienobu fece, come gli veniva richiesto da più parti, fu di abolire molte leggi ed editti un po' eccentrici di suo zio Tsunayoshi, e di togliere potere ai ciambellani. Nel 1710, Ienobu ridusse il controllo della censura raccomandando invece che fosse permesso ai pensieri e sentimenti del popolo di raggiungere le alte gerarchie; ridusse inoltre le pene e riformò il sistema giudiziario; riformò l'economia e comandò la produzione di monete d'oro per stabilizzarla. Nel 1710 inoltre la collaborazione con gli Inglesi ingrana in maniera consistente, infatti assistiamo ad una sottospecie di rinascimento giapponese, in cui i giapponesi scoprono le meraviglie della tecnologia occidentale.
Ienobu fu il primo shōgun dopo secoli a interessarsi di riallacciare i rapporti con l'imperatore e la corte di Kyōto. Nel 1711 il reggente Konoe Motohiro, giunse a Edo da Kyōto per conto della corte imperiale e in rappresentanza dell'Imperatore Nakamikado; durante l'incontro fu deciso che ai figli minori dell'imperatore sarebbe stato permesso di non prendere i voti e di formare nuovi rami della famiglia imperiale, e che alle figlie femmine sarebbe stato dato il permesso di sposarsi. Una delle figlie minori di Nakamikado, infatti, sarebbe stata data in sposa a uno dei figli minori di Ienobu. Il bakufu offrì inoltre alla corte diverse concessioni finanziarie.
In questo periodo fu anche ricevuta un'ambasciata dalla Corea, la prima dopo l'invasione operata dal Giappone con Toyotomi Hideyoshi nel 1592.
Nel 1713, a 51 anni, Ienobu morì, e gli succedette suo figlio Ietsugu, di soli quattro anni, la cui reggenza fu presa dal consigliere di Ienobu, Arai Hakuseki.
Settimo Shogun (1713–1716)[]
Durante questa fase lo shogunato affrontò principalmente problemi economici, dalla riforma della valuta agli scambi commerciali con l'estero in Kyūshū; Ietsugu fu poco coinvolto nelle decisioni, e Hakuseki fu il vero protagonista della politica dello shogunato. Nel 1713, l'elevata inflazione spinse a introdurre una nuova valuta, meno legata alla produzione di riso, i cui prezzi cominciarono a sgonfiarsi.
Nel 1716 Ietsugu morì a causa di complicanze legate a un raffreddore; si dice che fosse gioviale e vivace, ma evidentemente di salute delicata. Con lui, dopo poco più di un secolo, si estinse la linea ereditaria diretta iniziata da Tokugawa Ieyasu. Il nuovo shōgun dovette perciò essere scelto da uno dei rami cadetti del clan; la scelta cadde su Yoshimune, appartenente al ramo Kii Tokugawa.
Ottavo Shogun (1716–1745)[]
Yoshimune varò importanti riforme in campo economico, note come riforme di Kyōhō, volte ad aumentare la disponibilità immediata di denaro dello shogunato. Nel 1720 attenuò le norme che dal 1640 impedivano la traduzione e la diffusione in Giappone di opere straniere, concedendo al Paese l'accesso a una gran quantità di letteratura occidentale e ponendo le basi per la fondazione del Rangaku, un movimento culturale volto all'assorbimento nella società giapponese di tecnologie, tecniche e nozioni varie di origine occidentale.
Tra il 1725 e il 1727 gli Olandesi presero il posto degli inglesi nei commerci col Sol Levante ma a causa di alcune incomprensioni, dovute al fatto che gli Olandesi non accettarono di buon grado la riduzione temporanei dei commerci (causata dalle nuove riforme economiche sopracitate) , vennero cacciati e vennero rinsaldati gli accordi con gli inglesi, gli inglesi importano soprattutto armi in Giappone che gli Shogun affidano ai loro artigiani per provare a farle produrre in loco mentre gli inglesi portano in madrepatria schiavi, questo commercio porta ad alcuni scontri verbali tra inglesi e romani, i quali non accettano la schiavitù.
La modernizzazione del Giappone procede a gonfie vele infatti (senza contare quelle europee) la marina e l'esercito giapponese sono i più avanzati di tutta l'asia.
Nel 1745 abdicò a favore di suo figlio Ieshige, continuando però ad amministrare lo stato.
Nono Shogun (1745-1760)[]
In questo periodo periodo l'olanda si affermò nuovamente e riprese il commercio con il Giappone non sostituendo gli Inglesi ma semplicemente affiancandoli, infatti ora il Giappone ha un flotta avanzata e non ha più paura di venire invaso. Gli Olandesi spingeranno ancor di più il ammodernamento giapponese, siccome di recente aveva perso i suoi contatti con la Cina infatti voleva un supporto in Asia per poi riaffermarsi in Cina.
I Giapponesi, con supporto olandese, nel 1747 conquistarono l'isola di Taiwan, strappandola ai Cinesi, che non potranno fare altro che stare a guardare difronte alla superiorità tecnologica delle navi giapponesi.
In questo periodo gli armaioli e i mercanti Giapponesi che hanno portato a questa grande vittoria e innovazione giapponese inizieranno a provare ad acquisire potere, che ritengono di meritare dato la loro sempre più crescente ricchezza e utilità militare, ma questo potere politico rimane per ora nelle mani strette dei samurai che fanno valere i loro diritti di nascita legati alla shogun.
Nel 1761 morì Yoshimune, in questo modo i pieni poteri andarono definitivamente a Ieshige che però si dimostrò in realtà poco interessato agli affari di stato, e lasciò gestire la politica al suo ciambellano. Negli anni successivi Il governo di Ieshige affondò nella corruzione (aumentando i dissensi dei ricchissimi mercanti e armaioli), mentre si verificarono diversi disastri naturali, in particolare carestie, alle quali il governo non seppe rispondere con prontezza ed efficacia. Nel 1760 abdicò in favore di suo figlio Ieharu.
Decimo Shogun (1760-1777)[]
Dal 1761 la fazione dei commercianti e degli Armaioli iniziò sempre più ad accrescere il proprio potere ed a farsi supportare dall'imperatore Hidehito( che ormai ha tempo ha perso il suo potere e vorrebbe provare a rifarsi valere supportano questa fazione), che dopo la sua morta sarà conosciuto come Go-Momozono. L'imperatore comincia a spingere nella cerchia dello Shogun per un rinnovamento non solo tecnologico, come è già avvenuto e sta andando avanti, ma anche sociale in favore della nuova classe mercantile. Tutto ciò fa sentire minacciato lo Shogun e dopo aver utilizzato il proprio potere per limitare la propaganda imperiale inizia a vedere nei mercanti inglesi e olandesi degli avversari, per questo a partire dal 1762 chiude lo stato ai mercanti stranieri. La cosa crea moltissimo malcontento che accresce a seguito di un epidemia scoppiata nel 1767 che durerà due anni e ucciderà 160000 giapponesi secondo le stime, quest'epidemia è causata dall'eruzione di un vulcano e di alcune annate con le temperature leggermente più basse ma è stata anche causata dal fatto che molti soldati furono spostati all'agricoltura per la produzione di riso, che serviva per sfamare l'esercito, ma che d'altra parte era molto più sensibile hai cambiamenti climatici creando a questo modo una carestia. Lo Shogun allora tentò di coprire gli avvenimenti e questo attirò le ire di molti, sia tra i mercanti che tra il popolo. Vennero scatenate le ire però anche tra le file dell'esercito, infatti nonostante prima lo shogun mantenesse forte la sua presa su di esso ora a causa della carestia le paghe erano decisamente scese, la nobiltà anche si inimicò a causa di ciò, così iniziarono a richiamare verso di se le proprio truppe ,frazionando il potere.

Imperatore Go-Momozono
In questa situazione l'imperatore ricominciò a fare pressioni affinché lo shogun riaprisse completamente il paese all'estero e ampliasse l'occidentalizzazione delle tecnologie, dell'esercito, delle strutture, delle pseudo-industrie e della produzione che era stata interrotta da tempo.
Lo shogun rifiutò le richieste dell'imperatore, questo sfocerà in una ribellione, chiamata Momozumo. Nel 1775 i Daimyo fedeli all'imperatore attaccarono le truppe dello Shogun in quella che passò alla storia come le guerre boshin, che durarono 2 anni, inizialmente lo shogun sembrava avere la meglio ma l'imperatore attuò una forte propaganda facendo capire come i problemi economici del Giappone del periodo fossero causate dall'amministrazione dello Shogun, che vide in questo modo crollare ancor di più il proprio consenso, questo causò l'insurrezione della popolazione che sconfisse le forze avversario e uccise lo Shogun nel 1777, lo sostituì il figlio adottivo di appena 5 anni: Tokugawa Ienari.
Undicesimo Shogun (1777)[]
Il governo di Tokugawa Ienari però durò appena 4 mesi, al termine dei quali l'imperatore lo depose e prese di nuovo pieni poteri, affiancato dal suo consiglio di corte composto non più da solo i nobili ma anche dei mercati che lo avevano appoggiato la sua salita al potere.